Li scoprii per caso sul web, e da allora sono una delle mie letture fisse del mattino: con le loro foto divertenti su Facebook e gli articoli sul blog, Turisti per Sbaglio (per non parlar del cane) sono entrati a far parte della mia quotidianità. Di travel blog è pieno il web, ma il loro è diverso: lo humour e lo stile con cui raccontano le loro (dis)avventure in giro per l’Europa mi hanno conquistata. Ogni volta mi fanno sorridere, ridere, riflettere, amare. Se li conosci non ti stacchi più. Sarà colpa del cane?
Sono Roberta, Giovanni e Frodo – cane viaggiatore – che viaggiano per l’Europa on-the-road partendo dalla Basilicata. Fan dello Scambio Casa, ho chiesto loro di raccontarmi
Come si fa a viaggiare risparmiando sul costo degli hotel
Siamo in due iscritti ad HomeLink, un sito per lo scambio casa, dal 2005. Abbiamo al nostro attivo una ventina di scambi che ci hanno portato in Canada, in Marocco, Germania, Gran Bretagna, Austria, Svizzera, e scorrazzato per la Francia in lungo ed in largo. Dal 2010 poi c’è anche Frodo, un golden retriever col gene del viaggiatore, che ci accompagna nelle nostre pellegrinazioni e dunque abbiamo rinunciato ai viaggi extra-europei.
Ma perché “mettersi l’estraneo in casa”?
L’idea di scambiare casa, quanto di più personale ed intimo noi italiani abbiamo, non è proprio immediata. Ricordo che Giovanni, l’intuitivo della coppia, mi presentò l’idea “Sai Robbi una mia cliente ha girato il mondo con lo scambio casa, perché non la chiami e le chiedi?”. Ma non gli riusciva di carpire la mia attenzione, la pretesa distrazione è il mio modo di evitare le cose che non mi piacciono, “in fondo” mi chiedevo “che c’entra lo scambio casa col viaggiare, e chi vuole mai un estraneo in casa a rovistare tra le tue cose”.
Per aggirare l’ostacolo, una mattina mi ha portato la sua cliente in negozio. Lei è un’insegnante, il marito un medico e potrebbero facilmente concedersi tutti gli alberghi del mondo. “Ma nello scambio casa c’è molto di più che un alloggio economico, abbiamo girato il mondo con le nostre due figlie fin da quando erano bambine” “E non hai mai trovato la casa sottosopra?” “Loro sono a casa tua, e tu sei a casa loro, questo crea un mutuo rispetto per le cose reciproche, e chi non dovesse attenersi a questo modo di fare sarebbe allontanato dall’organizzazione. In tanti scambi tutto è andato sempre bene: non è un fitto, è uno scambio”. Le sue parole ed i racconti fanno breccia ed il pomeriggio stesso ci siamo iscritti ad HomeLink.
Come funziona
Adesso con internet tutto è più semplice, agli inizi c’era un book cartaceo con tutti gli iscritti che veniva pubblicato due volte l’anno. Oggi la tua casa va online, mentre i tuoi contatti sono visualizzabili dai soli iscritti. Inserisci tutte le info che riguardano la tua casa, la località e quel che offre ad un visitatore. Puoi indicare le tue preferenze per gli scambi (località, periodo, fumatori o non, scambi con bambini ecc.). Interessante è anche l’opportunità per chi ha figli, di mandare i propri ragazzi fuori ad essere accolti da una famiglia ospitante per l’anno scolastico e/o le vacanze estive.
Puoi scegliere di cercare le tue destinazioni preferite o aspettare che qualcuno ti contatti, con una destinazione insolita, ed accettare o declinare le offerte che arrivano. Questa è la parte più difficile.
Si ricevono tantissime proposte durante tutto l’anno, e ad un certo punto non ti capaciti che il lavoro occupi tanto del tuo tempo mentre
Perché si scambia casa
L’essenza dello scambio casa è che non ti ritrovi in un anonimo albergo, ma nella casa di una famiglia che ti accoglie nel suo mondo.
A Berlino, non solo vivevamo in una stradina di secolari ippocastani tra ville di inizi ‘900 dove mai abbiamo incrociato un turista, ma i nostri ospiti ci hanno lasciato le due bici e l’abbonamento della metro. Dal primo giorno ci muovevamo come persone del posto.
In Canada abbiamo previsto anche lo scambio delle auto, il che ci ha garantito piena libertà di esplorazione al solo costo della benzina. Inoltre i nostri ospiti hanno chiesto ai vicini di invitarci a pranzo, siamo usciti assieme in barca a pescare granchi e gamberi, e conosciuto parte della comunità canadese da dentro e non da turisti.
I nostri amici bretoni sono stati nostri ospiti da noi per uno scambio non simultaneo ed abbiano pranzato e cenato assieme, quando è arrivato il nostro turno di andare da loro, l’accoglienza è stata a dir poco squisita. Sono stati cortesissimi e mai invadenti, c’era proprio il piacere dello stare assieme per mangiare una crèpe in uno dei bar, o per una giornata nella casa di famiglia a Roscoff per un tradizionale pranzo bretone, una grande festa ed un’esperienza indimenticabile.
Il faldone farcito di suggerimenti e segreti
Altre volte lo scambio (specie se simultaneo) è meno “personale”. Nondimeno nella nuova casa troverai quello che chiamiamo “il faldone” un elenco di indicazioni, che vanno dal dove fare la spesa (i migliori mercatini, il migliore forno, pasticceria o il negozio bio del quartiere), alle visite da farsi, dalle indicazioni sui trasporti (o sull’auto se si scambia anche quella), alla richiesta di innaffiare le piante o prendersi cura delle mangiatoie per uccelli che sono in giardino. Tutte attività non obbligatorie, che vengono chiarite prima dello scambio, ma che a mio parere contribuiscono a farti sentire più radicato nei luoghi che visiti.
Per ogni ulteriore curiosità/domanda potete:
– Contattarmi sulla nostra pagina Facebook
– Dare un’occhiata al sito di HomeLink Italia
– Leggere sul nostro blog Le 10 anzi 11 ragioni per cui scambiare casa
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Poiché sono curiosa, dopo aver letto l’articolo ho rivolto alcune domande a Roberta:
1. Questo scambio di casa dev’essere sempre simultaneo?
Lo scambio casa può essere simultaneo o non simultaneo. Noi scambiamo con la nostra casetta di Maratea, e dunque non necessariamente lo scambio con noi deve essere in simultanea. I nostri amici di Bentham (UK) verranno da noi a luglio 2015, e poiché la loro è la casa di residenza, quando siamo stati noi da loro (estate 2014) loro se ne sono andati… in campeggio in Scozia!
2. L’iscrizione al programma di scambio casa si paga?
Si paga una quota annua di 105 euro. Per i nuovi iscritti 120 euro.
3. Non temete che un ospite vi possa rompere o rubare qualcosa?
Abbiamo creato un piccolo fondo, ma in 20 scambi, una famiglia mi ha rotto una tazza, un’altra una insalatiera, al rientro me ne hanno fatte trovare due moooooolto più belle con un biglietto in cui si dicevano “Very sorry”.
4. E l’assicurazione per lo scambio dell’auto?
Annalisa (la resposabile Homelink Italia) ci invitava a controllare che la nostra polizza auto coprisse anche i danni fatti da altri conducenti.
5. E se…
Eli, che ne dici di leggerti le domande frequenti sul sito di HomeLink?
Ecco perchè la adoro.
E voi, scambiereste le vostre case con degli sconosciuti? Aspetto il vostro parere o le domande per Roberta nei commenti. Grazie!
37 Comments
Ci avevo pensato tempo fa, ma lo scambio casa non mi ha mai convinta perché mi piace interagire con le persone che ospito (portarli a spasso per Torino fa parte del divertimento e viceversa!) e, prima di leggere il tuo post, non pensavo si potesse fare non in simultanea. Poi c’è Couchsurfing, di cui sono una fedelissima iscritta, che fa sostanzialmente la stessa cosa, ma è gratis… Dopo aver letto le avventure dei “turisti per caso” però mi è venuta voglia di rifare la valigia, ma non ho giorni di ferie in questo periodo!
PS: Frodo è bellissimo!!!
Buongiorno Paola, grazie di portarci la tua esperienza del Coach Surfing, a noi toccherebbe trovare 3 coaches per accomodarci tutti. Lo Scambio Casa prevede anche la formula dello Scambio Ospitalità per cui i soggiorni sono fatti interamente con la famiglia ospitante. é vero si paga una quota di adesione, ma in cambio hai un ambiente “protetto”, ed una responsabile in ogni paese. Ed io adoro la nostra Annalisa, perché è sempre a disposizione in caso di difficoltà, e perché non si stanca mai di ripeterci negli incontri come nelle newsletter che lo spirito dello scambio casa è quello dello scambio culturale, del conoscersi, dell’incontrarsi, del benvenuto…
Anch’io ho fatto Couchsurfing, che è senz’altro un’esperienza meno protetta, direi diversa. Io in Iran ho avuto ad esempio un’esperienza bellissima e una brutta. Se restassi in Italia mi iscriverei senz’altro a Homelink, così come ho il mio appartamento su Airbnb.
Credo che siano comunque tutti mezzi per potersi immergere maggiornamente nella cultura e nelle usanze di un luogo.
Frodo ringrazia rosso fino alla punta delle orecchie morbide e cascanti 🙂
L’ho detto e lo ripeto: amo quel cane <3
Io ho una casa grande da quando i figli sono sposati. Ospito e “scarrozzo” volentieri i miei ospiti pur lasciando totale indipendenza. Adoro le persone, ora, ancora più dei luoghi e, comunque, quando sono in giro cerco di contattare iscritti della zona…ed è un gran bel viaggiare!
Ciao Annalisa! Che bello che sei intervenuta sul blog. Credo sia una grande ricchezza il fatto di voler ospitare a casa propria altri viaggiatori, una volta che i figli sono grandi e indipendenti.
Ps. Anch’io adoro le persone più dei luoghi 🙂
Ottima idea Eli. La “cosa” mi entusiasma. Quasi quasi mi registro. Ho una casetta in località balneare… chissà che non faccia gola a qualcuno! Anzi ho deciso mi iscrivo… In un certo senso è come girare la ruota della fortuna… non sai mai quale casa del mondo ti “spetterà” di abitare! 🙂 Bello.
Le preoccupazioni per le propria casa… beh… ci sono… ma le reputo aggirabili e secondarie. Se poi vige tra gli iscritti la buona norma del rispetto il problema non c’è davvero più. Un saluto. Francesca.
Buongiorno Francesca,
hai colto lo spirito dell’avventura che aleggia su Homelink: non sai davvero in quale posto capiterai, da un piccolo paesino tra i Catari in Francia a qualche esotica isola sparsa nell’Oceano… occorre avere più tempo per vacanzare allegramente 🙂
Francesca, che bello quando qualcuno decide di fare qualcosa, così, di punto in bianco, seguendo l’istinto! 😀
150 scambi, casa importante, beh, hanno fatto più danni i miei amici o quelli dei miei f gli tipo: appoggiare bicchieri bagnati sui mobili, niente di grave, che le famiglie che erano qui. Non sono mai sconosciuti, prima che arrivino avete tenuto una lunga corrispondenza per cui dovete solo dare un volte alle..emails.
150 scambi?? Che meraviglia! Credo che da una fitta corrispondenza si possa intuire almeno un po’ la personalità dei futuri ospiti.
Eccoli, loro tre! Che belli ^^
Se avessi una casa mia, probabilmente lo farei! Mi sembra un’esperienza carina!
Per ora posso solo scambiare una tenda da tre con veranda 😀 vale lo stesso? Piantata qua in Sardegna nella natura e davanti al mare? 😀
Io scambierei subito la mia casa con una tenda con veranda davanti al mare, in Sardegna! 😀
Ecco potremmo chiedertela quella tenda in Sardegna, da quando ho incontrato te e Patty (Bonifici e Sogni) ci è scoppiata dentro una grande voglia di Sardegna 🙂
Ciao, sono Annalisa, commossa dall’affetto che mi dimostra Roberta (ricambiato). Non è importante cosa scambiate, se avete lo spirito giusto. Io nei miei 150 scambi di casa ho alloggiato in megacase ma anche dormito per terra in corridoio. Cercate di venire al meeting , quest’anno a Valeggio sul Mincio, il 7 giugno..ne vedrete delle belle. Non concentratevi, però sul fattore risparmio che è solo uno dei vantaggi, e nemmeno il più importante. Visitate il sito http://www.homelink.it o contattatemi, sono sempre felice di rispondere alle vostre domande.
Buongiorno Annalisa,
150 scambi! dovrò dire a Giovanni e Frodo che occorre ci si impegni mooolto di più in futuro. Si quest’anno il meeting concilia con una visita al fratello ad Udine, e dovremmo proprio farcela ad essere dei vostri, ti confermo a brevissimo.
Buon fine settimana
150 ma ho iniziato nel 1985! Siamo arrivati ad effettuarne anche 7 in un anno. Adesso ospito molto. Vi aspetto a Valeggio così coccolo anche Frodo, il grande viaggiatore. In Israele, l’anno scorso abbiamo conosciuto una coppia con cane..in moto..dall’Argentina.
Una coppia con cane in moto, fortissimi! Non me lo vedo Frodo con le orecchie al vento, però 🙂
Hai ragione Annalisa: in ogni scambio, con qualunque portale o associazione si faccia, è importante lo spirito con cui si effettua più del risparmio che ci può essere dietro.
Quello che più mi attira dello scambio casa, magari non simultaneo, è la possibilità di vivere con la gente del posto ed avere quindi un’esperienza piena, a 360°. Ammetto però che sono gelosissima della mia casa in Italia (per questo ancora non riesco a prendere in considerazione nemmeno l’idea di darla in affitto): spero che questo attaccamento mi passi presto così da poterla “sfruttare” magari proprio per scambiarla!
Francesca
Capisco benissimo, Francesca. Tutti sono titubanti all’inizio poi, se vedi le case che ti offrono volentieri capisci che basta..tuffarsi. Se hai dubbi chiamami pure.
Buongiorno Francesca,
ti capisco perché anch’io avevo le stessissime paure e se non avessi parlato con una persona che lo faceva da anni non mi sarei mai lanciata. Posso dirti però che é molto più facile darla in “scambio” che non in fitto. Io almeno scambio ma non fitto la nostra casa di Maratea. Chi scambia lo fa col cuore, chi fitta… col portafogli! Con chi fitta è raro che tu abbia altri rapporti, con chi scambia si creano spesso amicizie che vanno al di là dello scambio. Buon week-end 🙂
L’affitto sembra dia l’autorizzazione di trattare la casa come se fosse acquistata. IO PAGO… nello scambio c’è un rispetto profondo per persone che ti lasciano entrare nella loro “vita”. Io tratto casa tua come mi aspetto che tu tratti la mia.
Grazie ragazze, le vostre parole mi hanno fatto riflettere su un aspetto importante, ovvero il rispetto per la casa altrui proprio perché è uno scambio. Fa una bella differenza!
Enorme diffferenza. Guarda un messaggio ricevuto stamattina: Grazie Annalisa,
in effetti eravamo in dubbio se rinnovare o meno per il fatto che abbiamo figli grandi ancora a casa che hanno impegni di esami d’estate e quindi è difficile trovare le settimane veramente libere in cui cedere la casa…
Tuttavia è troppo bello anche solo “sognare” grandi scambi ( i nostri due scambi “storici” a Londra, in Bretagna e soprattutto a Berkeley sono stati eccezionali!).
Saluti,
Grazie a tutta la famiglia, e a Eli per avervi ospitati. 🙂 Vi ho conosciuti da poco, ma ho già apprezzato il vostro modo di raccontare viaggi ed esperienze. Queste informazioni in particolare rispondono alle domande che mi stavo giusto ponendo sull’argomento; sembra quasi che mi abbiate risposto!
Buongiorno Grazia,
per noi che viaggiamo con pelosi al seguito, e mi pare di capire che inoltre anche tu ami i ritmi di viaggio “slow” per assaporare meglio i luoghi che si visitano, la soluzione scambio-casa è ideale. O almeno lo è stata per i nostri lunghi pellegrinaggi, in Gran Bretagna ad esempio abbiamo trovato 4 splendide casette, ed ognuna ci ha lasciato qualcosa. Sono contenta se il nostro articolo ti sia stato utile in qualche modo 🙂
Visto che anche Grazia ha un peloso al seguito, forse anche lei non viaggia in aereo e un giorno scambierà casa. Comunque l’importante è che continui a scambiare idee sul suo bellissimo blog 🙂
Io avevo una meravigliosa pelosina, bassottina, che mi ha lasciata, nella disperazione, pochi giorni fa dopo 18 anni di salute e felicità. Se effettuavo viaggi lunghi chiamavo dei dogsitters referenziati che, sovrintesi dai miei figli, se ne occupavano. Al ritorno mi ignorava per un po’ ma sapevo che era ben accudita. Non sarei mai partita, altrimenti. Negli ultimi giorni, infatti, ho rinunciato al viaggio programmato. Mi ha abbaiato, dopo più di una settimana di silenzio, l’ho rassicurata, con mille carezze, che c’ero, ha sospirato e se n’è andata………
Oddio che tristezza! Mi è scesa una lacrima! Quando si hanno degli animali come compagni di questo bellissimo viaggio che è la vita, si mette in conto che non sarà per sempre, e quando il momento viene, è un dolore immenso. Quando morì la nostra gatta di 18 anni, anni fa, in famiglia fu lutto per tanti mesi, non la potevamo nemmeno nominare tanto era il dolore. Ne prenderai un altro?
Oh, no, non potrei. Ora mi dedico a viaggiare. Spero di farmene una ragione, nessuno è immortale ed ha avuto una vita davvero felice.
Io lo farei…se non avessi il bimbo peloso folle… 🙂
Ughetta, ma il bimbo peloso non può essere così folle da impedire di avere ospiti… o forse è più grave di quanto immagini? 😀
Cara Roberta, che meraviglia rileggerti! Per quanto riguarda me sto attivandomi sempre più con Airbnb e, a seconda di come si mettono le cose nei prossimi mesi, potrei pensare in un futuro a Homelink. Ho già apprezzato Aribnb come ospite in Italia e all’estero, ora mi sto attrezzando per ospitare con la voglia di conoscere di persone nuove e aprire altre finestre sul mondo, per me e Miele! Che intanto potremmo, prima o poi, venire a trovarvi a Matera? Grazie, Eli, per avermi fatto conoscere questo splendido trio 🙂
Quando la mia casa ci sarà a me piacerebbe ospitare (anche se non abito in una zona così turistica) perchè da quando viaggio AMO integrarmi con la gente del luogo..sono cose che fanno crescere!
Lo scambio della casa: ecco a me piacerebbe andare ma non so se riuscire a lasciare la mia, sono un po’ gelosa delle mie cose purtroppo!
Però già il fatto che ci sto pensando è qualcosa a mio favore!!
Hahahahaha, Elisa, vero, se ci pensi già sei sulla strada giusta. Inizia con l’ospitare e soprattutto cerca di venire al meeting a Valeggio il 7 giugno, verdrai quante belle persone.
Credo che il non attaccamento alle proprie cose venga quando si è in viaggio da un po’. Staccandoci da tutto, si comincia a capire che i nostri piccoli possedimenti (fosse anche solo il nostro armadio coi vestiti) non sono nulla in confronto alle esperienze che facciamo. E allora si diventa pian piano così distaccati da non voler più tenere quella casa tutta per noi. A me è successo così! Ed è una liberazione 🙂