L’altro ieri, alle 5.30 del mattino, trovai questo messaggio su whatsapp: “Hi Elizabeth – our beloved mum died today – we are very sad.”
Era dal numero della mia amica austriaca Susanne, e ho intuito che fossero le sue figlie che mi comunicavano la triste notizia.
Piansi fino alle 7 del mattino. Avevo conosciuto Susanne al mio primo ritiro di meditazione in India al Tushita Centre, nel 2015. Da allora siamo rimaste amiche, complice il fatto che avesse un diving center ad Abu Dhabi ed io fossi lì vicino in Oman.
Susanne mi ha sempre sostenuta, chiamata, supportata durante la malattia e poi la perdita di mio papà; venne a trovarmi a Muscat quando ero in una situazione di forte tensione con il mio ragazzo di allora, e mi disse queste parole, che mi dettero la forza per andare avanti:
“Quando ci succede qualcosa di brutto e non capiamo il perché, soffriamo. Fidati che l’universo si sta prendendo cura di te, dopo che tu hai fatto tutto ciò che potevi.”
E fu proprio così.
Lo scorso febbraio, quando ero a Salalah e dovevo prendere una decisione molto importante, mi mandò queste righe che aveva letto d qualche parte: “Fai del silenzio una parte importante della tua vita, spegni il rumore intorno a te, e osserva come il silenzio ti tiene in uno spazio di pace. Per prendere delle decisioni, devi scendere sotto il livello del rumore e delle chiacchiere della tua mente fino a raggiungere il tranquillo, immobile spazio del tuo cuore, dove sentirai la tua vera voce – la sola che devi ascoltare.”
Ci eravamo sentite l’ultima volta a maggio, avremmo dovuto incontrarci l’anno scorso in Cambogia ma io dovetti tornare in Oman prima del previsto. Ripensai a quando il mio migliore amico ebbe un incidente in moto e morì, e io non avevo risposto al suo messaggio in segreteria – era il 1998 e non erano ancora stati inventati gli smartphone – in cui mi aveva cantato Buon Compleanno.
Quante occasioni perdiamo di dire a chi vogliamo bene che li stiamo pensando?
Oppure un semplice grazie?
Troppo spesso, presi dai nostri affanni, dimentichiamo che le cose più importanti nella vita sono gli affetti. Chissà perché, però, ci costa meno fatica controllare la nostra bacheca di Facebook piuttosto che fare una telefonata per chiedere: “Come stai oggi?”
Scrive Leo Buscaglia in “Nati per amare”: “Troppo spesso mi accade di sentir ripetere: La gente mi manda fiori soltanto quando sono malata o in ospedale, ossia quando non sono in grado di goderne. Mi piace ricevere fiori, ed è buffo pensare che il giorno in cui ne riceverò di più non sarò più in vita per poterli apprezzare.”
Smisi di piangere alle sette del mattino, quando Susanne rispose al mio messaggio disperato: “Non sono morta io. E’ mancata mia mamma.”
Seppur triste per la notizia, tirai un sospiro di sollievo e mi misi a ridere tra le lacrime che scendevano ancora, stavolta di gioia: la prossima volta non aspetterò più tre mesi prima di chiederle se va tutto bene.

2 Comments
“La gente mi manda fiori soltanto quando sono malata o in ospedale, ossia quando non sono in grado di goderne. Mi piace ricevere fiori, ed è buffo pensare che il giorno in cui ne riceverò di più non sarò più in vita per poterli apprezzare.”
Adoro questa citazione e sono pienamente d’accordo. Ora che sono malata mi accorgo che è proprio così, tutti ti stanno intorno quando non stai bene, ti dedicano il loro tempo, e certamente è una bella cosa e fa piacere, ma trovo altrettanto importante curare i rapporti con le persone, con gli amici e i parenti, anche in tempo di salute.
Mi piace molto il tuo blog Elizabeth, e mi ha colpito in questi mesi difficili di malattia e cambiamento. Spero di poterti incontrare prima o poi e ricevere dal vivo un po’ delle tue pillole di saggezza. Continua così 🙂
Ciao Valentina,
mi spiace molto che tu non stia bene, chi più di te può sentire sue queste parole?
Spero davvero che tu possa tornare presto, anzi prestissimo in forma; a volte la vita ci mette di fronte a prove dure e forti, ma mai che non possiamo affrontare e superare. Mi parli di un cambiamento, e ti auguro di cuore che la tua nuova strada sia finalmente in discesa e ti porti serenità, da oggi in poi. Ti abbraccio e grazie per le parole di incoraggiamento 🙂