Un breve post per dirvi che oggi pomeriggio, dopo la scuola, ho avuto il piacere di incontrare una coppia fantastica, Nina e Giuse del blog Leaving The Old Way, che hanno mollato tutto per partire all’avventura.
Lei aveva il suo bel (forse) lavoro a tempo indeterminato in un centro commerciale, e lui lavorava in proprio. Felicità: zero.
Si erano accorti che il tempo che dedicavano alla vita, finito al lavoro, era troppo poco. Pochi gli svaghi. Poco il tempo per rilassarsi e godere della natura, degli amici, della vita.
E così hanno lasciato l’appartamento, i rispettivi lavori e i gatti (non preoccupatevi: c’è sempre una mamma disposta ad accoglierli – seppur riluttante), per dedicarsi a fare ciò che tanti non sanno più cosa sia: VIVERE.
Con i loro risparmi, il 30 marzo partiranno per l’Argentina, destinazione Buenos Aires. La seconda tappa sarà il Cile, e in seguito si dirigeranno in Estremo Oriente.
Per dormire utilizzeranno Couchsurfing in Argentina, e WWOOF in Cile, dove andranno ad aiutare in una fattoria in cambio di vitto e alloggio.
Il loro motto: “La tua vita presente è la migliore che tu possa vivere?”.
1.
Perché non ci piacciono i rimpianti.
2.
…e spesso siamo noi stessi a negarcela.
3.
Perché questa vita non veste più bene e allora, come un vestito che non sta più, abbiamo deciso di mollare tutto e rifarci il guardaroba.
Qualche giorno fa hanno lasciato le Marche per salire a Torino e dintorni a salutare varia gente, sistemare i gatti e parcheggiare la loro auto (per sempre?).
Casualmente abbiamo scoperto che in questi giorni si trovavano a un tiro di schioppo da dove vivo io. Che meraviglia! E così oggi, dopo la scuola, li ho incontrati in un parcheggio, io in uno stato pietoso dopo ore di scuola, loro bellissimi in tuta da ginnastica e le facce di chi sta per partire per un lungo viaggio.
La faccia di chi sta per cambiare vita è la più bella che c’è.
Eccoli!
Foto scattata in un bar, mentre in sottofondo suonava la canzone “Sei un mito” degli 883.
Un caso?
Buona fortuna!
Da Leaving the old way a essere Too happy to be homesick il passo è breve 😉
16 Comments
… ma quanto sono belli! Faccio loro un augurio di ”nuova vita”! 🙂
Grazie Francesca!
Belli è un parolone…..ma in ogni caso prendiamo il tuo augurio di tutto cuore…e lo stesso auguriamo a te 🙂
In bocca al lupo a loro ^^
Cile *-*
Grazie Valentina!
E sì…..Cile…siamo anche noi così *-*
i 3 punti sono TOP!
In bocca al lupo a loro!
Grazie Elisa!!! 🙂
Tanta stima per loro e un grossissimo in bocca al lupo!
Francesca
Grazie Francesca, troppo gentile 🙂
Mah!!!mah!!! mah!!!! mahh!!! andranno in una fattoria ad aiutare in cambio di vitto e alloggio…mah!!mah!!!mah!!!mah!!! auguri e in biocca al lupo!!! mah!! mah!! mah!! mah!!! mah!!!mah!!!
Grazie!!!
Che bravi!! In bocca al lupo!!
“Poco il tempo per rilassarsi e godere della natura.”
Che poi è ciò che fa la vita una bella avventura da vivere… 🙂
Infatti! E’ che poi, quando si comincia a lavorare a ritmi troppo frenetici, arriva un giorno in cui ci si rende conto che non si sta più vivendo, che si è sempre nervosi e demotivati. Meglio cercare una soluzione, allora, che non dev’essere per forza drastica come la loro (non tutti lo possono o vogliono fare), ma che rallenti i ritmi e ci faccia tornare a godere delle piccole cose che rendono bella la vita.
Bel colpo! Chissà cosa può venire fuori da un’esperienza del genere… ma soprattutto, quanto deve essere interessante in sé! In bocca al lupo (e che non crepi). 🙂
Sì, chissà cosa ne verrà fuori? Sono curiosissima anch’io! Intanto un grande in bocca al lupo ai due temerari, che tra un paio di giorni si imbarcheranno in questa splendida avventura. E che sto lupo non crepi! 🙂
Ciao Ely, ho incontrato il tuo super stimolante blog un mese fa, più o meno, citato su un altro sito, e quando ho visto che sei un’ (ex?) insegnante ho pensato che “niente succede per caso”. Perché anch’io sono un’insegnante, viaggiatrice nei limiti consentiti dal lavoro, che non ho buttato alle ortiche, non ho avuto questo coraggio, benché non sia mai stato il lavoro dei miei sogni e mi pesi sempre di più alzarmi la mattina e andare a scuola. Da anni fantastico di vivere delle mie due grandi passioni, i viaggi e la scrittura, e ora che non mancano più molti anni alla pensione mi dico che ormai devo tenere duro e arrivare alla fine. Eppure, proprio perché sono una signora matura con il cuore e lo spirito da ragazza, una vocina mi dice che dovrei evitare di sprecare almeno gli anni che mi restano.
Intanto nei momenti di sconforto, ma anche in quelli di euforia, leggo il tuo blog e sogno..
Ma tu sei ancora nella scuola? Perché nel post sulla coppia che va in Argentina dici che li hai incontrati all’uscita da scuola.
Comunque continua a trasmetterci il tuo entusiasmo e la tua vitalità!
Ciao Mariagrazia!
Che belle le tue parole!
Io insegno inglese alla scuola primaria e sono entrata di ruolo nel 2007. Quest’anno sono rientrata (dopo l’anno sabbatico e l’aspettativa) per riflettere un attimo, che avevo le idee un po’ confuse, e poi perché mio papà aveva avuto tre infarti mentre ero via lo scorso anno, e avevo voglia di stare vicino alla mia famiglia.
A luglio riparto, e sarà la mia ultima possibilità, e poi spero proprio che le condizioni mi permetteranno di licenziarmi. Ancha a me pesa alzarmi la mattina per andare a scuola, l’anno scorso che facevo la guida turistica in Oman stavo decisamente meglio la mattina 😀
Se sei un’insegnante anche tu hai diritto all’anno sabbatico. Ma ti blocca un anno della pensione, ovviamente: a me non importa, ma forse tu che sei a pochi anni dalla fine, ci pensi su mille volte prima di chiederlo.
Io continuo a pensare di non voler aspettare la pensione per fare ciò che mi sento. ma credo che il mio corpo e il mio inconscio non me lo permettano comunque: se continuo con la scuola mi ammalo.
Un abbraccio fortissimo e… segui anche tu la tua felicità, in qualunque modo tu lo possa fare!