“Ciao Eli, ti scrivo per dirti che voglio mollare tutto, partire da sola e cambiare vita. Sono pronta.”
Davvero?
Allora preparati a tutto:
Alle cene da sola davanti a pane, tonno e un film che ti faccia piangere ogni lacrima che hai dentro.

Alle volte in cui, cenando da sola al ristorante, guarderai le coppie felici e vorrai avere anche tu un compagno di cammino.
Alle camere d’albergo squallide, con la muffa e gli insetti nel materasso.
Ai tuoi che non ti capiranno, non ti sopporteranno e non ti chiameranno.
Alle mattine in cui vorrai abbandonare tutto, tornare a casa e rinunciare, perché
A lavarti con l’acqua fredda, un secchio e il mestolo di plastica, perché non ti potrai permettere i comfort di una vita normale.
Alle sere in cui rientrerai e ti butterai sul letto sfinita, chiedendoti perché non ti sei accontentata.
A innamorarti, restare delusa, innamorarti di nuovo e restare ancora delusa, perché chi incontrerai in viaggio sarà matto quanto te.
Al momento in cui dovrai tirare fuori dall’agenda dei sogni i piani C e D, perché i piani A e B non sono andati come speravi.
A quando dovrai affrontare ragni, scorpioni e scarafaggi, senza aiuto e senza paura.

A superare i momenti critici da sola, perché quando viaggerai non potrai contare che su di te.
Alle notti in cui cercherai conforto in un libro, un articolo o una frase, per restare motivata e non crollare come un tetto puntellato con gli spilli.
Alle telefonate infinite con le amiche, perché nessuna amicizia nata in viaggio ti saprà mai dare il calore delle parole di chi è rimasto a casa e conosce ogni spiffero di te.
A cercare conforto tra le braccia di un uomo che, se fosse il tuo vicino di casa, non lo guarderesti di striscio.
Allo sconforto che ti prenderà perché ti sentirai strana, diversa, anormale, soprattutto dopo aver guardato i profili Facebook dei tuoi ex compagni di scuola (non farlo!).
Alla solitudine che ti mangerà le notti insonni.
Alla stanchezza che ti prenderà a forza di viaggiare e non avere un nido, una casa, un calore conosciuto che ti avvolga.
Agli attacchi di panico che ti prenderanno all’improvviso.
Ai nodi in gola.
Al conto in banca che inizierà a piangere.
All’idea che se non troverai nulla dovrai tornare.
Alla malinconia.
Alla noia.

Ma quando, una sera d’autunno in un ostello dall’aria sinistra, sognerai il divano di casa tua e metterai in dubbio la scelta che hai fatto, ricordati che:
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Se sei partita da sola è perché non volevi nessun compagno in questo tuo nuovo cammino. In fondo, non ti è mai piaciuto essere osservata mentre osservi;
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I tuoi sono solo arrabbiati ma ti vogliono bene lo stesso;
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Non è mai morto nessuno ad accompagnare gentilmente un ragno fuori dalla stanza, con la scopa e i capelli dritti;
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Prima o poi un uomo equilibrato lo incontrerai, basta solo aspettare;
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In fondo, i tui ex compagni di scuola non ti sono mai piaciuti;
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Di attacchi di panico non si muore;
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La nostalgia di casa è una trappola;
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I tuoi problemi ti seguiranno ovunque, tanto vale partire e risolverli in viaggio con decisione;
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Se ti apri alla vita con gioia, il lavoro arriva;
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Le amiche vere non ti lasceranno mai sola.
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Non dovrai tornare: troverai sempre la forza per andare avanti, energia per reagire, ottimismo per vedere il bello in ogni cosa.
Amiamo le situazioni difficili, i posti lontani, le sfide di cuore. A questo non ci sarà mai rimedio.
Per viaggiare da sola e mollare tutto ci vuole coraggio.
Se non ce l’hai, stai a casa. Stai tranquilla ancora un po’. Rifletti.
Finché quel sogno irromperà così forte che non lo potrai più mettere a tacere. Solo in quel momento sarai pronta per partire e manderai all’aria tutto: lavoro, sicurezze, affetti, bisogni.
E scoprirai l’unica vita che meriti di essere vissuta: quella libera dalla paura.

20 Comments
Io non sono in viaggio, sono ad appena 250 km da casa… però alcuni di questi sintomi li sto sperimentando. Per fortuna non sono ancora arrivata agli attacchi di panico, ma l’ansia c’è.
Quando vedo te, che sei sicuramente più coraggiosa di me e sei andata più lontano, mi dico che ce la posso fare a superare questo momento difficile. Che se sentivo di non dover restare dov’ero prima a fare il lavoro che facevo prima, c’era un motivo. Che in qualche modo troverò la mia strada. Grazie per l’incoraggiamento che mi dai!
Ciao Elisa,
che bello! Ce la farai anche tu, 250 km o 1000 non importa, è la scelta che conta.
Ti abbraccio!
he he he!!! che articolone!!! ci hai messo proprio di tutto!!! sai che io non partirei mai in solitudine!!
la fra che mi ha colpito piu di tutte è (forse la meno importante):LE AMICHE VERE NON TI LASCERANNO MAI SOLA!!!! e chi l’ha detto.- abbiamo in comune amici/che che si sono trasferiti all’estero (Kenya e Lisbona) da tanti anni, e personalmente, di loro ormai non ce ne frega proprio nulla!! hanno fatto la loro scelta e, quindi, che c….o vogliono da noi!!quel cordone ombelicale si è rotto da tanto tempo e, certo, ci sono i saluti, leggiamo i loro racconti belli (????) saranno veri??? ci dicono che hanno incontrato altri Italiani la, e che hanno fatto amicizia fraterna (?) con loro!! beh…c’è bisogno di andare la per trovare Italiani con cui fare amicizia??? Questo mio discorso non vuol dire che uno non deve partire, anzi, è bello il Mondo, pero’…c’è sempre un pero’!!! Nei miei numerosi viaggi all’estero (un mese fa 4 settimane in Etiopia, nord e sud) ho trovato ragazzi che viaggiavano soli, alla ricerca di..non so che..che pero’ quando sentivano parlare Italiano, lacrimoni scendevano da quei visi spenti, senza sorriso!!alla mia richiesta,,,ma chi te l’ha fatto fare…….”ce la devo fare, a costo di tutto, ce la devo fare”…E’ vita questa??? boh..auguri a tutti quelli che decidono di partire, pero’..non prendete per i fondelli quelli che hanno deciso di rimanere nella propria Patria, vivere e lottare perche’ questo Paese sia sempre piu migliore
Ciao Bilancia!
Ma appunto: ho parlato di amicizie vere. Se non ve ne frega più nulla di loro, e a loro di voi, significa che non erano così vere. O no?
Personalmente, ho amicizie che durano da decenni, che mi supportano a distanza con grande affetto. Non sono tante, ma sono vere, e nel momento del bisogno ci sono sempre state.
Le persone che hai incontrato in giro per il mondo con i lacrimoni e i visi spenti forse dovrebbero tornare in Italia, perché se non sei felice, allora non ha senso viaggiare e vivere all’estero. Non mi è mai capitato di incontrare un solo italiano a cui venissero i lacrimoni a sentir parlare dell’Italia, me compresa. A me viene un po’ di magone solo quando mi mandano le foto della mia famiglia, quando sento mia mamma e mio papà o mia sorella. Ma fa parte della scelta che ho fatto.
Per fortuna non ho mai letto di persone che prendono per i fondelli chi resta in Italia. Sono scelte, ognuno della sua vita fa quello che vuole. Se partissimo tutti, l’Italia sarebbe vuota. C’è chi parte e c’è chi resta, ogni scelta è rispettabile. L’importante è essere felici di ciò che si fa.
Hey Bilancia, ma che persone hai conosciuto?! Guarda che i momenti no capitano a tutti, la maggior parte degli italiani all’estero che conosco io sono persone piene di energia e sogni che dalle esperienze negative traggono forza per andare avanti! Quanti in ufficio in Italia passano il tempo lamentandosi e sognando di partire senza avere mai il coraggio di farlo? Certo che se poi lo fai è difficile e ti trovi impreparato, la vita non va mai come la programmi però poi ti conosci meglio, fai nuove amicizie con persone da tutto il mondo e mantieni i legami con gli amici di casa perché bisogna sempre avere un posto dove tornare, non siamo foglie al vento! E poi ti assicuro per esperienza diretta che i viaggi lunghi non sono proprio paragonabili con il vivere all’estero!!!
PS: “più migliore” non si dice 😉
Grazie! Grazie! Mille volte grazie! Sei riuscita a tradurre in parole un silenzio a volte inspiegabile. Mi sono rivista in tutte le scene e se dico tutte, vuol dire tutte!
Ti abbraccio forte!
Erica
Ciao Erica! Una persona mi ha scritto privatamente che sono stata un po’ negativa; in realtà ho descritto ciò che, ovviamente non sempre, ho provato e provo a momenti alterni. Ora tu mi confermi che non sono l’unica. Bene! 😀
Ricambio l’abbraccio con tanto affetto
Credo tu sia stata semplicemente realistica. Delle persone che sono continuamente in viaggio si tente a dire: “Quello fa la bella vita!”. Puntualmente sento questo.
Beh, non è proprio così. È una vita diversa piena zeppa di solitudine e mancata condivisione, è una vita che ti insegna a gestire la malinconia ma anche ad apprezzare un pasto ad un tavolo apparecchiato per uno.
Sei stata realista e tutto quello che hai detto rappresenta scene ordinarie, poi…quelle straordinarie sono sempre dietro l’angolo pronte per stupire.
Sorridendo, ti mando un saluto.
Vero: accanto ai momenti difficili, ci sono sempre momenti bellissimi che ci aspettano. I miei anni in viaggio mi hanno ricoperta di belle sorprese ed emozioni.
Un abbraccio!
Grazie, Paola, lo so che “piu migliore” non si dice, ma scrivendo cosi ho voluto sottolineare quel PIU che …ci sta bene, perche’ amo il mio Paese e proprio per questo lo vorrei ..++++++++++…++++++++++…piu….meglio!!!! ha ha ha..poi visto che mi hai ripreso per un italiano non proprio perfetto, perche’ nel tuo scritto non metti qualche virgoletta in piu….tutto “suonerebbe” meglio!!!! ciaoooooooooooooooooo
Aloha, Elizabeth Sunday Anne ,
Da un po’ di tempo che seguo il tuo blog e grazie per tutto ciò che condividi. Bellissimo!!
Tutto ciò che hai detto e come hai descritto i momenti che si passano durante un viaggio sulla strada dei propri sogni (non importa se sono 2 km o 10.000 km lontano) e mi permetto di aggiungere:
– quello che Impariamo su quella strada, durante il viaggio non ci può insegnare nessuno ed e’ unicamente nostro
– Divertimento – è l’essenza di poter proseguire in qualsiasi momento e goderci il viaggio e ogni minuto del suo cammino
– Umiltà, come dice una canzone “Ci apre tutte le porte”
Chiunque abbia la voglia di partire per seguire un sogno piccolo/grande che sia – Auguro buon viaggio e lascio queste parole a tutti , parole di un grande maestro:
” SE FAI SEMPRE LE STESSE COSE OTTIENI SEMPRE GLI STESSI RISULTATI”
Buon divertimento a tutti che partono,
Buon divertimento a tutti che sono in viaggio
Buon divertimento a tutti che si preparano a partire!
Grazie Elizabeth e buon viaggio !!!
Bye bye !!
Aloha Scriba!
Grazie per il tuo bel messaggio positivo.
Divertimento e umiltà, sono d’accordo!
Buon viaggio anche a te e un grande abbraccio
È la prima volta che leggo un articolo così onesto (o realista come dice Erica) e l’ho apprezzato davvero tanto. Io non l’ho trovato per niente negativo, anzi. Molti bloggers raccontano solo delle cose belle che hanno vissuto durante il loro viaggio ed evitano di parlare della solitudine, delle loro paure o figuracce che hanno fatto. Sembra che tutto sia bellissimo ma bisogna essere pronti e forti per viaggiare da soli.
Una cosa è certa: meglio partire da soli che accettare la vita così com’è e lamentarsi senza muovere un dito.
Ciao Serena!
Eh sì, viaggiare da soli implica anche paure, solitudine e figuracce (tante ah ah). Bisogna essere onesti e parlarne, tanto si sa che mica è tutto rose e fiori. Compito di un blogger o di uno scrittore è di dire la verità, non di edulcorare.
Ti abbraccio!
che dire, sono d’accordo con tutto, perchè bisogna dire le cose come stanno, non basta fare uno zaino e andare… Bisogna mettere in conto che ci sarà da faticare, che non sarà tutto bello, ma ci saranno momenti complicati e saremo noi e loro!
Ciao Sandra!
Eh sì, spesso vengono dette solo le cose belle del viaggiare da sole, ma ci sono anche le paure. Ciò che siamo ci segue anche in capo al mondo.
Un abbraccio!
Si può viaggiare anche da stanziali. E’ quello che ho fatto per amore delle mie figlie. Ho rinunciato ad un matrimonio, ad una convivenza ad un fidanzamento… (la compagnia di un’altra anima deve essere rispettosa di ciò che davvero sei), ho accolto la solitudine, il letto vuoto, il toast con tonno e lo studio. L’ambiente in cui lavoro è sempre più ostile (ovviamente) e io ho dentro uno spazio sempre più grande dove sto costruendo le fondamenta dei miei sogni: l’obiettivo è creare l’alternativa.
Ciao Anna Maria, hai fatto bene a rinunciare alla compagnia di persone che non rispettavano ciò che sei. Costruire i propri sogni, quelli che abbiamo lasciato indietro anni prima per fare altre scelte, è la scelta più giusta per vivere in pace e senza rimpianti. Sono sicura che riuscirai pian piano a crearti una alternativa per prendere la direzione che desideri.
Sarò materialista, ma a me la cosa che più mi metterebbe l’ansia è questa: “Al conto in banca che inizierà a piangere”, per il resto, insetti a parte, penso di poter superare tutto seppur con qualche dolore 🙂
Ciao Claudia, non è detto che il conto in banca inizi per forza a piangere: di solito si passa da un periodo in cui si ha poco, per poi trovare un lavoro in viaggio. Di tutte le persone che conosco e viaggiano da sole per cambiare vita, tutte hanno poi trovato un lavoro. Se invece si viaggia per viaggiare, allora bisogna fare qualche calcolo prima di partire, per non avere appunto questa ansia una volta partite.