Sapevo che mi sarei svegliata una mattina e avrei trovato il cielo grigio come il piombo. Che avrei dovuto indossare le calze, dopo due anni di sandali e flip flop. Aprire la finestra la mattina e trovare un cielo così fa andare in depressione anche il mio gatto, che di solito gioca e saltella come uno scoiattolo in cerca di ghiande. Invece eccolo lì sulla sedia, mogio come un fiore nel camposanto.
Un fatto imprevisto, però, mi ha mandata nel panico, e poi mi ha ridimensionato la vita. E ha portato il sole, dove prima c’erano solo nuvole e pensieri cupi.
Può una semplice rottura del caricabatterie del cellulare, di sera e con lo smartphone scarico, farci ritornare umani? Sì, può: lo sto sperimentando da ieri, e mi sembra di rinascere. All’inizio è stato il vuoto: “E ora che faccio? Tizia sta aspettando la risposta al suo messaggio, Caio penserà perchè stasera non gli do la buonanotte, Sempronia immaginerà che di lei me ne frego. E poi, come la do un’ultima controllata ai social network, dal letto prima di chiudere gli occhi?”.
“E ora che faccio?”. Semplice: faccio quello che facevo prima che questo maledetto smartphone entrasse nella mia vita. Vivo.
L’ultima cosa che ho guardato prima di chiudere gli occhi non è stato Facebook, bensì le pagine del libro che avevo sul comodino, intonso dall’inizio dell’estate.
Ho dormito come un ghiro, senza l’ansia di dovermi svegliare presto per scrivere il buongiorno a chi so io 😉
Ho fatto una bella colazione tranquilla, leggendo una rivista anzichè controllare cosa accade su Twitter;
Ho passato la mattinata a scrivere in santa pace. Perchè senza il disturbo degli avvisi del cellulare che ho ricevuto un’email, un messaggio o un tweet, la mia mente stava perfettamente concentrata. Niente distrazioni, peraltro inutili: mi sono accorta che tutti sono sopravvissuti benissimo senza di me. Anche i social network.
E allora sapete cosa faccio? Stilo i miei buoni propositi per l’autunno che sta per iniziare: li porterò con me dentro la borsa della scuola, sì, la mia borsa da insegnante: tra matite, merendina, caramelle e penna lilla (non correggo mai con il rosso, sta antipatico a me, figuratevi agli alunni), ci sarà anche questa lista. La lista del buonumore.
1. Non accendere il cellulare finchè non ho fatto colazione. Mi dedicherò ai miei rituali mattutini senza l’ansia da internet e messaggi, per nutrire la mente di input positivi che non arrivino dalla tecnologia.
2. Frequentare il corso di yoga e di yoga nidra, due volte alla settimana, con costanza e senza scuse: “Però oggi fa freddo, però devo andare al supermercato, però devo ancora correggere le verifiche”. No: nulla dovrà rubare il tempo da dedicare al mio benessere psico-fisico.
3. Dire sempre quello che penso, senza temere di deludere chi ho davanti: a tenere le cose dentro ci si ammala.
4. Non iscrivermi in palestra, che tanto lo so che poi non ci andrei mai. Meglio fare una passeggiata al giorno, possibilmente con la mia Santa Sorella, che ci facciamo pure un sacco di risate.
5. Farmi (appunto) almeno una sana risata al giorno: è lei la cura migliore per le malattie psicosomatiche. E se non c’è nessuno con cui ridere, guardo questa scena del mio telefilm preferito che mi fa morire dal ridere, e rido da sola:
6. Non aspettare di avere cuore e cervello in tilt per spegnere computer e cellulare per 30 minuti al giorno e praticare la Meditazione Vipassana: meditare invece ogni giorno, con costanza, per evitare tachicardie, ansie da colleghi acidi, alunni iperattivi e fidanzati diversamente amabili.
7. Imparare a lasciare andare: la Santa Sorella quando ha le paturnie e mi manda a stendere, l’amica quando sa che sto male e non mi telefona per chiedermi come sto, il fidanzato quando non capisce che mi stanno per venire le mestruazioni e si deve allontanare. Subito.
8. Smettere di fumare. Già fatto. E’ bastato andare via dall’Oman e allontanarmi dalla ciminiera Hamed.
9. Continuare a osare, e non diventare mai più ciò che non sono. Quindi: continuare a vestire colorata, portarmi addosso le mie cianfrusaglie esotiche, colorarmi i capelli di rosa non appena mi assale la tristezza. Quindi: non diventare grigio città.
10. Arrivare a giugno 2015 carica, positiva, energetica. Ma soprattutto pronta a fare il salto. E se ancora avrò dubbi e paure, che il biglietto aereo di sola andata sia comunque già nella mia borsa, accanto a questa lista. Un biglietto per qualunque destinazione, basta che sia lontana, esotica e calda.
Come scrisse Michela Murgia: “Ti serve un’altra vita, dove nessuno sappia chi sei, di chi o di cosa sei figlia”.
Che l’autunno abbia inizio.
20 Comments
Mi offro per darti una mano sul punto 5.
Sono abbastanza bravo a mettere di buonumore le persone…
Offerta accettata! Anche perchè ho già potuto constatare che sei simpaticissimo 🙂
Mi sembra un ottimo programma, ma… Posso dire una cosa? Sono l’unica, qui in giro, che ama l’autunno?
L’arrivo del freddo, le foglie colorate, la tazza di tè caldo, la coperta morbida… A me queste cose mettono allegria… ^^” Eh, sono strana, lo so!
Ciao DramaQueen! Non sei sola: conosco persone che amano l’inverno rigido, la nebbia, e così l’autunno. In effetti la natura d’autunno è molto bella, e la copertina morbida col tè fumante li ho già provati proprio oggi 🙂 Però non mi mettono allegria perchè non amo il freddo! L’unico vantaggio che mi portano è che mi viene da starmene rintanata e scrivere. Non sei strana: sei tu! 😀
Ancora una volta mi sento incredibilmente in sintonia con te. Stavo pensando la stessa cosa questi giorni, dovrei smetterla di farmi rubare le energie da smartphone e social e staccare la spina più spesso durante il giorno.. Non guardo un film da mesi senza stare dietro a pc o iphone. Bisogna riprendere il controllo della propria vita per viverla al meglio e schiarirci le idee! Buona fortuna carissima, un abbraccio!
Ciao Daniela! Purtroppo, soprattutto chi ha un blog come noi (ma non solo, vedo dipendenti ovunque) rischia di arrivare a un punto in cui lo smartphone e i social network lo comandano. Un po’ come i gatti con i loro padroni. Ma dal gatto lo accetto, dal cellulare no! 🙂 Dovremmo davvero imporci di staccare la spina e ritornare ad abitudini più sane. Pensa a quando eri in Kenya… io, nel ’99, in Kenya avevo vissuto per un mese nella savana, proprio fuori dal mondo. Non ero mai stata meglio. Ecco, dovremmo cercare di tornare a quella semplicità.
Buona fortuna anche a te, un bacio!
Bellissimo post! Quando l’anno scorso, in preda a una delle mie tante crisi, avevo disattivato l’account Facebook e twitter, mi sono resa conto di quante energie mi stessero rubando alcune abitudini. In quei 4 mesi, ho letto una decina di libri e guardato tutti i film che non avevo visto in una vita!
Bello il suggerimento della penna lilla! Grazie 🙂
😀 E’ vero: questi social network e/o messaggini rubano proprio il tempo ad abitudini sane per la nostra mente (e non solo). Bene: visto che ora tutti i film che avevi a Phnom Penh sono da me, ora li guarderò io!!
Penna lilla: qualche anno fa andavo sull’arancione o sul verde, ma il lilla è il mio preferito. E anche delle alunne 🙂
Cara ElySunday…. anche chi non Ti conosce, non conosce il Tuo blog né la tua fama o fame.. come può dubitare che Tu metta di buon umore? Il Sole (sun per chi preferisce il cinese all’inglese) è già insito nel Tuo nome…. 🙂
Mi avevi convinta già tempo fa, già alle tue prime versioni di questo strepitoso fiammante blog con l’altra foto come sfondo… mi avevi convinto a RIscriverTi soprattutto quando ho letto di Te che come Snoopy andavi in giro con la maglietta bucata dopo l’happy hour in africa e non Ibiziano ma ora dopo aver letto questo bellissimo e tenerissimo articolo che mi scioglie il cuore e mi mette il buonumore lì dove qualcuno me lo ha pesantemente tolto…. come non può tornare il COLORE nei miei pensieri? L’unica cosa che dovrò fare ora oltre a continuare a vestirmi di rosa.. è scriverTi di nuovo. P.S. con la matita rosa mi hai sorpreso di nuovo…
Superb…. come direbbe un mio amico! 🙂 a presto per vie personali Laura.
E dopo un commento così bello non ho parole per rispondere, me le hai tolte tutte! 🙂 Soprattutto con l’happy hour africano 😀
L’unica cosa che ti dico riguarda il tuo cuore: se qualcuno ti ha tolto il buonumore, fai subito qualcosa per fartelo ritornare. Come dice Lyn Carol, “Imparate a ridere dei vostri guai, e non sarete mai privi del motivo per una buona risata”. E sempre vestita di rosa. Un abbraccio grande!!
Ciao Eli! Mi piace molto la lista dei tuoi buoni propositi, anche se di mio non soffro la “brutta stagione”, ma solo i cali di energia, in qualunque momento accadano (e pare siano collettivi, una cosa interessante su cui riflettere). In particolare sottoscrivo il punto 9. Fino a quando le domande risuonano chiare e forti, le risposte arrivano! E’ quando ci si ammoscia che anche le risposte latitano…
Ciao Grazia, benvenuta! 🙂
Io i cali di energia anziché averli quando fa caldo (e mi si abbassa la pressione) li ho d’inverno, quando il cielo è spesso grigio. Ed è lì che le risposte latitano, perché infatti latito io stessa…
A proposito: anch’io frequento un corso di yoga (raja), dove pratichiamo la meditazione Vipassana. Mi piace che abbiamo in comune (anche) questa cosa. 🙂
Ma dai, anche tu pratichi la Meditazione Vipassana? Siamo ancora più vicine di pensiero di quanto già immaginavo 😀 Buona giornata!
Anche a te! 🙂
🙂 e vai amica mia! Brava! Ti auguro un felice autunno e un caldo inverno… Magari facciamo i piani per il 2015 insieme
Baci!!!!!!
Mojca! Questa si chiama telepatia: ho passato un weekend a casa in stato comatoso, ma ti ho pensata e ho detto “Questa settimana scrivo a Mojca perchè la voglio proprio incontrare”. Ed ecco che arriva questo commento: che telepatia! Mi vieni a trovare a Torino? 😀
Cara! Che bello che tu mi abbia pensata! Ti penso anch’io ed ho in mente sempre di venire a trovarti… Devo pero dirti che gli ultimi mesi sono stati molto difficili per me ed e per questo che non mi sono fatta più viva con progetti più concreti. Vorrei anch’io vederti. E se ci troviamo un weekend solare su qualche posto al mare – dicammo meta strada? Cosa ne pensi? Aspetto tue notizie e ti seguo sempre 😉
Ti mando una mail in privato, và! 😉
Che bellezza Eli! A proposito come stai in Italia ora? Tolleri o fai fatica a rimanere? Il tuo obiettivo è d viverci all’estero o semplicemente fare esperienza di posto in posto senza fermarti in un luogo definitivo? Sono curiosa xké mentre siamo in india pensiamo al fatto d quanto riusciremmo ad adattarci nuovamente alla vecchia vita e che probabilmente sentiremmo l’esigenza d partire ancora, tu cosa pensi? Grazie d tutto!:-)