Alla fine la proposta di lavoro è arrivata. Per insegnare italiano seconda lingua in una scuola internazionale.
A Lusaka, in Zambia.

Quando lessi questa e-mail ero a casa a Johannesburg e mi cadde la mandibola: io in Zambia non volevo più tornare.
Poi mi hanno telefonato e mi hanno spiegato l’offerta lavorativa nel dettaglio: cercavano un’insegnante che fosse già in Africa, inizio a metà aprile, insegnamento dell’italiano dalla scuola primaria alla scuola superiore, possibilità di fare un contratto di due anni, stipendio ottimo, casa. Un’offerta a cui non si poteva rinunciare.
Eppure…
Eppure, all’idea di tornare a Lusaka non ero felice. Nelle tre settimane in cui ero là avevo sentito che quel paese non faceva per me. C’era qualcosa che non mi faceva sentire a casa, o meglio, che non mi faceva sentire dove avrei voluto essere. almeno, non in questo momento della mia vita.

Ho chiesto due giorni di tempo. I fatidici due giorni di tempo che si chiedono quando si sa già la risposta, ma si ha bisogno di confrontarsi con le amiche, la sorella e il gatto per avere la conferma di una scelta che il cuore ha già fatto.
Vi è già successo, vero? Di parlare con un’amica dei pro e i contro di una scelta, lei vi ascolta in silenzio, e alla fine apre bocca solo per dirvi: “Ma perché ti preoccupi tanto? La scelta l’hai già fatta!”.
Quando ero in Myanmar, anni fa, un’amica di Porto Rico mi disse: “Accetta un lavoro che quando ne parli non ti venga quella faccia lì”.
Mi sono guardata allo specchio: avevo proprio quella faccia lì.
E così due giorni dopo, con i sudori freddi e il mal di testa, ho mandato l’email rifiutando l’offerta.
INVIO.
Depressione.
Tutta la mattina l’ho poi trascorsa in stato catatonico nel senso di mutismo e disperazione, cercando proposte di lavoro a Johannesburg (che non mi convincevano) e immaginando me stessa tornare in Italia a giugno, triste e inconsolabile, perché avevo rifiutato un’offerta di lavoro, e che cretina che sono, e così un’altra volta imparo a voler sempre seguire il cuore!
Stavo di nuovo sottovalutando il destino, il fatto che
Seguire l’istinto e il cuore e ascoltarsi: quanta fatica!
Ero già pronta per uscire a fare una passeggiata e rinfrescare la mente bollente di pensieri, quando ho aperto l’email per vedere se mi avevano risposto. Non c’era ancora la risposta.
Però c’era un’altra email.
“Abbiamo visto il suo curriculum, abbiamo proprio bisogno di una persona come lei alla nostra scuola. Venga per un colloquio subito dopo Pasqua.”
Dove?
A Johannesburg. Dove sta il mio cuore.
Ho cominciato a saltare per la casa, a ballare il reggae in mezzo al salotto (tanto non c’era nessuno che mi potesse vedere), a far saltare fuori lacrime di gioia mentre dicevo a Daniela al telefono “Dani, mi hanno risposto! Il destino! il coraggio! Il caso! Saturno! Le stelle!”.
Era mercoledì mattina. Mi stavo preparando per andare al colloquio e non sapevo cosa mettermi. Può una quarantenne andare a un colloquio di lavoro con jeans, maglia grigia slavata (comprata già slavata) e felpa rossa col cappuccio?
Ma io non sono da camicetta.
“Jane, do you think I’m ok if I go to the interview dressed like this?”, ho chiesto alla nostra splendida governante, una sudafricana simpaticissima che viene da Alexandra Township, uno dei ghetti più duri di Johannesburg.
“Yes, Lizzy. Because this is you.”
Questa sono io.

Mi hanno presa.
E non solo per insegnare italiano (part-time), ma anche yoga. E magari anche qualcos’altro.
Perché questa sono io. Io con la mia felpa, i miei jeans slavati e tutto ciò che sono e che so fare. Io, il mio sorriso e il mio curriculum vitae pieno di esperienze, di viaggi, di corsi e di vita.
Cos’altro avrei dovuto indossare?
Ora verrà la parte più difficile: fare tutti i documenti necessari per ottenere il Critical skills work permit, e sperare di ottenerlo.
Non so cosa succederà. Da qualche parte bisogna pur iniziare.
Da oggi in poi non ne parlerò più e aspetto che il destino faccia il suo corso. Non chiedetemi niente. Non parlo.
Non ho aspettative: quello che deve succedere, succederà.
Io ho fatto la mia parte: seguire ciò che il cuore mi diceva, andare dove ero felice. Se poi riesco a restare, bene. Se non ci riuscirò, troverò un altro modo – mica demordo, io.
Intanto, però, ho dato una spinta al destino.
La spinta giusta: quella dettata dall’istinto e dal cuore.
E’ quella la scelta da fare.
Sempre.

(la felpa durante il colloquio non l’ho tolta affinché non si vedesse questa maglietta slavata)
39 Comments
Questo post lo stamperei e lo appenderei al muro di camera mia!
Grande, grande, grande!
In bocca al lupo!
Appendilo! 😀
Grazie e in bocca al lupo anche a te per la tua vita
Sei una risorsa infinita di novità e possibilità da cogliere. Dimostri come ce la possiamo fare tutti basta far uscire i lati di noi che rappresentano le nostre qualità. Grazie sorella di viaggio 🙂
Hai detto bene, sister: facciamo uscire il meglio di noi, in viaggio come a casa, e troveremo la nostra strada, il motivo per cui siamo al mondo.
Un abbraccio, buon viaggio!
Senti, che mi piace quello che scrivi, come lo scrivi, quello che traspare di te lo sai… Quindi non mi ripeterò 😉
GRAZIE CARMEN!!! 🙂 🙂
Grandissima Eli! Soprattutto per il coraggio -sì perché abbiamo bisogno di coraggio – di seguire il tuo star bene.
Il destino è solo un’ampia trama con nodi di possibilità… I successivi si sciolgono solo se abbiamo sciolto (o lasciato annodati)i precedenti.
In bocca al lupo!
Ciao Sonia, hai reso molto bene l’idea delle trame del destino, e di quanto tutti questi nodi siano facili da sciogliere, se solo imparassimo a seguire i segni che ci manda, e la nostra serenità.
Grazie e un abbraccio grande!
Grandeeeeeeeeeee!!!
Grazieeeeeeeeeeeee!!
Orgogliosa di te del tuo coraggio e dello scegliere sempre con il cuore perché nonostante tutto sa di avere sempre ragione !in bocca al lupo!
Grazie Francesca!
E speriamo di aver fatto bene.
Wow! Ho seguito il link da adotta un blogger su fb!
Son proprio contenta di esser venuta a leggere! Tu non puoi saperlo ma l’africa è un mio grandissimo sogno….
E tu hai avuto il coraggio di seguire la tua pancia e sei stata premiata! La passione e l’amora con cui si fanno le cose sono una grande risorsa!
Ciao Alessia!
Sono felice che tu mi abbia trovata tramite Adotta un blogger 🙂
Se l’Africa è un sogno, allora bisogna cercare di farlo diventare realtà.
Speriamo di essere stata premiata, vedremo se alla fine otterrò questo visto di lavoro. Grazie, ti abbraccio!
Evvai!!! Incrociamo le dita per te!!!
Sììì, speriamo!!
Vorrei aver avuto il tuo spirito in alcuni momenti cruciali della mia vita.. Per ora ti ammiro da lontano, e comincio a darmi allo yoga! Congratulazioni e grazie per l’entusiasmo e l’ispirazione continua!
Lo yoga cambia tanti equilibri, soprattutto quelli che equilibri non erano 🙂
Grazie Ester!!
Anche per me Johannesburg suona meglio che Lusaka.
Se ti servono referenze te le mandiamo noi.
Sei fantastica!!!
A volte bisogna fare la scelta giusta, quella dettata dal cuore, dalla pancia, non dalla testa!!!!
Questo post è meraviglioso!!!
Bisogna essere sé stessi, sempre!
Tutti meritiamo di essere felici
♡♡♡♡♡♡♡
Grazie Melania!
Quant’è difficile non seguire la testa, a volte, ma dopo è libertà, la libertà di essere se stessi, di cercare di stare bene, di non compromettere la propria serenità per i soldi o altre ragioni che nulla hanno a che fare con il nostro bene.
Un abbraccio grande!
Ah ah grazie Paolo! 😀
Se ti rende felice, è sempre la scelta giusta!! Brava!
Grazie Alice! 🙂
Storie come queste riempiono il cuore di gioia, grazie per ricordarci che a volte il destino ci porta proprio dove vogliamo!!! In bocca al lupo per tutto 🙂
Grazie di cuore Eyra.
Chissà dove mi porterà ancora, questo cuore… 🙂
Grande amica, condividere positività è sempre buona cosa, un fare antico e segreto che racchiude un significato che va al di là del mero risultato e che si amplifica ogni volta……..sono fiducioso della Vita e attraverso l’accettazione consapevole vado scoprendo prospettive nuove…….pace e amore ai tuoi giorni.
Condividere positività porta una buona energia. E’ uno scambio di cose belle. Il mondo ha bisogno di questo, no? Anch’io sono fiduciosa della vita, grazie per le tue belle parole. Come sempre 🙂
Una scelta giusta ha “chiamato” la possibilità successiva. Succede, e fa sentire davvero bene! In bocca al lupo, e che non crepi mai. 🙂
Cioa Grazia, speriamo che non crepi ah ah!
E’ vero, credo che le scelte giuste chiamino proprio quelle successive.
Ciao Elizabeth, stai a Johannesburg! Ti vedevo in Cambogia, in Nepal o giù di li 🙂 Io sto facendo sempre il mio percorso di meditazione, sto trovando gente interessante… il futuro chissà cosa ci porterà. Domandina: ma hai mai sbagliato seguendo il tuo cuore?
Ciao Marcus! Che bello risentirti. Io mi vedevo in India, ma poi la vita, il mio cammino, mi hanno portata fin quaggiù 🙂 E ci sto bene!
Bene che continui con la meditazione!
Risposta alla tua domanda: no. Ho sempre solo sbagliato quando non lo seguivo, quando non seguivo quella vocina (istinto) che mi diceva “Non farlo, non va bene per te”.
Come sempre, il tuo post allarga il cuore e la mente.
Sull’abbigliamento direi intanto che con il tuo fisico puoi permetterti quello che ti pare che tanto ti sta benissimo. A me cmnq piacciono moltissimo i look orientaleggianti che ti ho visto sfoggiare in alcune foto (me ne ricordo una con un meraviglioso turbante..o e’ la mia immaginazione? ;-))
Grazie, Maria Grazia!
Sì, anche quella orientaleggiante sono io! Era la Eli dell’India 🙂 Il turbante lo mettevo in Oman quando facevo la guida, per proteggermi dal sole del deserto, ma anche in India, avevo messo il foulard arancione in testa per entrare in un tempio Sikh. Secondo me ti riferisci a quella 😉 Tornerò anche ai turbanti!
Ti abbraccio forte
Io come te seguo l’istinto e l’ispirazione. Non mi piace fare le cose solo perché apparentemente la scelta è più facile e la strada più spianata, ma che forse non sono ciò che cerco. Ti ho letta tanto ultimamente quasi a cercare conferma che è giusto seguire questa via. E’ un po’ come aver trovato un’amica più grande e trovarla un ottimo modello. Non perché sia perfetta ma perché in tutti i modi cerca la via della felicità, anche percorrendo sentieri controcorrente, e questo la fa diventare perfetta nella sua imperfezione. Mentre ti leggevo, stavo per affrontare l’oceano Atlantico su una piccola barca a vela, poi sono arrivata e ti ho letto ancora. E’ stata una scelta molto contrastata all’inizio. Le persone che mi volevano bene pensavano volessi andare a morire nell’oceano e io pensavo: “Ma perché pensare al peggio? E’ una magnifica avventura!”. Ho capito che erano solo spaventati. Ho lasciato che risolvessero da soli le loro paure e sono partita seguendo il mio entusiasmo. Impresa conclusa e tanta felicità 🙂
Grazie per questi post che ci regali. Sono un ottimo spunto di vita 🙂
Una meravigliosa energia ????????brava!
Grazie Silvia! 😀
Andare dove si è felici, dove si sta bene, dove trovi cose e persone affini a te e che ti facciano sentire viva, tutti i giorni. Che bello questo post: una scossa energetica per chi ha voglia di cambiare ma non trova il coraggio di farlo! In bocca al lupo per questo tuo nuovo percorso! 🙂
Quanto sei forte! Continua a chiamare e la vita ti ascolterà!