“Beata te che sei all’estero! Chissà che vita che fai!”
Aggiornamento Oman:
È da ieri mattina che non ho l’acqua in casa. Ieri era l’ultimo giorno del weekend omanita per cui non è venuto nessuno ad aggiustare il motorino per riempire la cisterna dell’acqua sul tetto – cisterna dal nome sospetto, Amiantit Oman.
Ieri avevo la febbre causa aria condizionata a 16 gradi nello shopping mall, così sono stata a letto tutta sudata e senza acqua tutto il giorno a meditare sulla vita. Ora è venuto un bengalese che ha trafficato per due ore tirando fili e avvitando viti, e il motorino è partito.
Io, però, quasi quasi resto sporca per un po’: questo è uno di quei giorni.

Quei giorni in cui ti svegli alle 3.30 del mattino e non riesci più a dormire perchè c’è qualcosa nella tua vita che non quadra. Non capisci il filo delle cose, l’hai perso.
Accendi il telefono, dal quale da tempo hai cancellato Facebook perchè non ne potevi più di leggere idiozie, e inizi a leggere mille tweet su Twitter – tutti motivazionali, sia chiaro – e trovi un post che ti era sfuggito, di quel genio di Monia Papa: Scrivo Indie Sono. In cui ti cita, insieme ad altri unicorni.
Forse sono quel “Qualcuno che non ha paura della vita“.
O forse “Qualcuno che non è ancora ciò che potrebbe essere e non ci sta provando con tutte le sue forze perché ha paura di riuscirci.”
Scrive Monia:
“Senza mai scoprire altri porti. Ha preso e ha deciso di andarsene in giro sperimentare tutta una nuova gamma di dann.”
E all’improvviso ti illumini. Capisci. Alle cinque del mattino.
Perché non so voi, ma io mi illumino sempre la mattina prima dell’alba. Quello è il momento in cui non abbiamo ancora preso contatti col mondo, con gli amici e i parenti, con quel Facebook maledetto (Twitter, con me, non fa testo – è come fare meditazione), con i problemi e i doveri.
C’è silenzio, prima dell’alba. E il silenzio è un’energia che ti legge dentro, ti ribalta, ti protegge. Soprattutto dagli errori che stai facendo.
Disperazione e ispirazione insieme.
Perché se le decisioni si prendono di domenica, oggi ne prendo una.
Decido che se io sono quella che, per rilassarsi, mette in sottofondo il video con i grilli che la accompagnavano nelle notti felici della Cambogia, o la musica del Kenya o del Madagascar.
Quindi bisogna fare qualcosa al più presto.
Il tempo passa.
La vita è corta.
Non si può vivere di volontariato, se non sei una missionaria o una suora laica. Ma si può fare qualcosa affinché le tue passioni ti permettano un’entrata per poter poi farlo, il volontariato, per qualche mese all’anno o anche più. Per poter vivere nell’unico modo possibile: quello in cui ti alzi col sorriso e la vita che sprizza dal cuore.
Se ti accorgi di essere fuori rotta, svegliati alle quattro del mattino e leggi. Accendi il telefono e leggi ciò che vorresti leggere. Il cuore ti porterà là, proprio in quell’unico articolo che ti farà cambiare vita.
E’ prima dell’alba il momento in cui la nostra energia è al massimo, intaccata. Siamo più selvaggi, senza le regole della mente. E’ il momento in cui noi siamo noi, e possiamo creare la realtà che vogliamo.
Perché potrai continuare a vivere una vita mediocre, certo; finché non la potrai più digerire. In quel momento punta la sveglia alle cinque; leggi; disperati; ispirati.
E poi cambia rotta.
Ps. Mentre scrivo è arrivato il mio Paki (Pakistano, NdA) facendomi una sorpresa, ovviamente quando non faccio la doccia da due giorni.
E’ venuto a dirmi di smetterla di farmi venire le febbri finte solo per non dover affrontare ciò che voglio per davvero.
9 Comments
Vorrei dedicarti una canzone che mi ha fatto cambiare rotta: “Spirit Bird – Xavier Rudd”.
Ogni volta che la ascolto penso ad un gabbiano che vola sul mondo e provo a prendere in considerazione ogni desiderio, ogni sogno anche se lontano.
Volo, ascolto, mi ispiro e mi dispero.
Perchè no…
Potresti ascoltarla anche tu, con gli occhi chiusi…mi piacerebbe sapere dove ti porterà.
Vai, vai, vai! Sei super!
Bellissima canzone, non la conoscevo, grazie!
La canzone mi ha portata in Nord America. Che strana sensazione di libertà, un coast to coast che non ho mai fatto. In futuro, chissà?
GRAZIE! 🙂
Io, invece, Erica, gli consiglierei di ascoltare ad occhi chiusi, ALLELUJA di Leonard Cohen: me la porto sempre nei miei viaggi, e, da lontano, mi fa sentire piu vicino a…tutto!!! piango sempre
Molto bella. A me emoziona ascoltare “What a wonderful world” di Louis Armstrong.
C’è sempre un prezzo di incertezza da pagare per seguire il proprio cuore, vero? Ma sono sicura che i tuoi passi sceglieranno la direzione migliore, quando sarà il momento, perché tu continui a cercare. Se c’è una cosa che nella mia vita si è dimostrata mille volte, è proprio che chi cerca trova, e a chi domanda viene data risposta. Magari serve un po’ di pazienza, e bisogna avere l’occhio allenato a vedere risposte in forma diversa dal previsto, ma l’indicazione arriva. 🙂
(P.S. Hai mica idea del perché non riesco più a leggere le tue frasi incorniciate, da twittare? Il resto è normalissimo, ma i riquadri sono vuoti. Bah!)
Ciao Grazia! Sempre bello leggere le tue riflessioni.
Sì, dobbiamo essere pronti a leggere le risposte sotto una forma diversa da quella che ci aspettavamo. E’ quasi sempre così. Ed è vero, chi cerca trova, io ho sempre trovato, soprattutto da quando mi fido del mio istinto e decido di seguirlo anziché di seguire la ragione.
Non so come mai, ho chiesto in giro e i riquadri con le frasi di Twitter le vedono, e così anch’io. Forse dipende dal tuo browser, o c’era quel giorno un problema con il plug-in del mio sito. Spero che nel prossimo articolo li potrai vedere, fammi sapere. Un abbraccio grande!
[…] ultimi mesi ho deciso di cambiare rotta (come dice la mia amica Eli) modificando alcuni aspetti della mia vita, guardandomi dentro, […]
Ciao Eli…io arrivo a Muscat lunedì 28 e mi fermo lì qualche giorno…perché non ci incontriamo?Mi piacerebbe conoscerti,potremmo prendere un the o un aperitivo insieme …cosa ne dici?se ti sembra una buona idea scrivimi.Ciao
Ciao Leonilde! Scusa se no nei ho risposto prima. Io sono partita per l’Italia due giorni prima del tuo arrivo in Oman! Mia mamma si era rotta il malleolo e sono dovuta rientrare. Torno in Oman il 25, ovvero tra pochi giorni: sarai ancora lì? Avrei preso un tè insieme a te molto volentieri!