La prima volta che arrivai in Oman era il 2012 e quando un’amica che viveva là mi aveva proposto di raggiungerla, le avevo detto senza indugio: “Arrivo!”. Per poi chiedermi subito dopo: “Sì, ma dov’è, esattamente, questo Oman?”.
Il Sultanato dell’Oman si trova nella parte orientale della Penisola Arabica. Confina con gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e lo Yemen, e include anche due enclavi, la penisola del Musandam – dove si trovano i famosi fiordi di Khasab – e Mahda. I suoi 3 165 chilometri di costa vanno dal Golfo dell’Oman fino al Mare Arabico, e percorrendoli in macchina si capisce subito di trovarsi in un paese ancora incontaminato: dune di sabbia che finiscono nel mare, spiagge deserte e formazioni rocciose a picco sul mare saranno testimoni, insieme ai gabbiani e altre 450 specie di uccelli, del vostro viaggio in questo incredibile Paese.
Spesso mi chiedete se è fattibile organizzare un viaggio in Oman da soli, senza appoggiarvi a un tour operator locale oppure a un’agenzia di viaggi. L’Oman è uno dei Paesi più sicuri al mondo: gli omaniti sono di indole rilassata e gentile, la cui natura non è propensa a commettere atti di criminalità, che sono severamente puniti. Anche le donne possono visitarlo da sole, facendo attenzione come in qualunque altro paese del mondo quando non si viaggia in compagnia. Lo svantaggio di non appoggiarsi a un tour operator è dato dal costo elevato dell’affitto delle macchine 4×4 con autista e guida se si è solo una o due persone, e, nel caso in cui si affittasse una macchina senza la guida, dal perdersi gli scorci più belli del Sultanato che non sono descritti in nessuna guida turistica, i ristoranti locali tipici e le chiacchierate interessanti con chi l’Oman lo vive da dentro.
Chi parte per l’Oman non deve dimenticare di stipulare un’assicurazione di viaggio, che gli permetterà di stare tranquillo durante tutto il viaggio in caso di ricoveri ospedalieri, infortuni o eventuale rimpatrio. Chi si fa organizzare il viaggio da me deve sempre arrivare con l’assicurazione sanitaria in tasca.
Dopo sei anni nel Sultanato, ecco la mia lista dei 5 luoghi da non perdere durante una vacanza in Oman:
1. WADI BANI KHALID
Uno dei wadi più spettacolari dell’Oman, si trova a 42 chilometri da Al Kamil, città ai piedi del deserto Sharqiya Sands (un tempo chiamato Wahida Sands). Dopo aver parcheggiato la macchina si percorre un tratto a piedi, tra falaj (sistemi di irrigazione), palme da dattero e terrazzamenti coltivati, fino a scoprire che il paradiso si può trovare anche nel lande più deserte. Davanti a voi si aprirà una distesa di acqua verde, dove potrete fare il bagno o rilassarvi (in maglietta e pantaloncini corti per rispettare i costumi locali), oppure potete decidere di fare circa venti minuti di trekking tra le rocce, per arrivare a pozze di acqua verde o blu intenso collegate a un fiume che si snoda tra rocce di diverse forme e colori.
Consiglio di non visitarlo nel weekend, se possibile, perché è molto frequentato, e di arrivare prima delle dieci del mattino, per godere del silenzio della natura che questo wadi regala ai suoi visitatori. I mesi di settembre e ottobre sono i miei preferiti per visitarlo, in quanto il turismo non è intenso e avrete la sensazione di essere stati catapultati in una di quelle oasi di palme semi-deserte che si vedono nei film.
2. MISFAT AL ABRIYEEN
Gli storici dicono che i primi insediamenti iniziarono a formarsi circa 400 anni fa. Arrivare a Misfat è come entrare in un’oasi di pace in cui si è fermato il tempo. Il villaggio è stato costruito sulla roccia usando materiali tradizionali come fango, pietre e foglie di palma. La sua caratteristica sono soprattutto i terrazzamenti sui quali la gente del posto coltiva palme da dattero, sorgo, banani e alberi di papaya a ridosso di un canyon, irrigati dal sistema di canali chiamato falaj. Si può compiere una passeggiata all’interno del villaggio, seguendo un circuito tra i terrazzamenti che prevede anche, se volete, di passeggiare lungo il falaj.
Il villaggio dista un’ora da Nizwa e circa due ore e mezza da Muscat. Da visitare anche il villaggio di Al Hamra, situato ai piedi di Misfat Al Abriyeen, da vedere dall’alto della collina antistante il villaggio per una vista mozzafiato dell’antico villaggio dai palazzi di tre-quattro piani costruiti con mattoni di paglia, fango e pietre davanti al quale si estende un immenso e suggestivo palmeto.
Consiglio di pernottare nell’albergo tradizionale situato all’interno di Misfat, in cui dormirete cullati dal silenzio e dal vento fresco tra le palme.
3. RISERVA DELLE TARTARUGHE A RAS AL JINZ
Situata a sud della città di Sur, questa Riserva è la casa di una delle più grandi aree dell’Oceano Indiano in cui nidificano le Tartarughe Verdi, in via di estinzione. Durante i mesi estivi, si stima che vengano a nidificare sulle spiagge di Raz Al Jinz e su quelle circostanti dalle 20 000 alle 30 000 tartarughe, scavando buche (e finte buche chiamate camouflage per disorientare i predatori) in cui depositano fino a cento uova a testa, che impiegheranno 60 giorni per schiudersi.
La possibilità di vedere le tartarughe diminuisce nei mesi autunnali e invernali, ma vale la pena tentare di vedere questo spettacolo unico della natura che lascia senza parole. La visita dura da un’ora a novanta minuti e si effettua la sera dopo le 20.30 o la mattina molto presto. Uno dei ranger della riserva vi guiderà durante la visita raccontandovi nei minimi dettagli tutto ciò che dovete sapere sulle Tartarughe Verdi. Visitare il sito della Riserva di Raz Al Jinz per prenotare in anticipo la visita.
4. SALALAH
Un viaggio in Oman non può considerarsi completo senza spingersi fino al sud, nella splendida provincia del Dhofar, l’unica dell’Oman a essere visitata dal monsone (khareef) durante la stagione estiva che va da giugno a settembre. Arrivando da Muscat, il paesaggio dopo mille chilometri cambia e le palme da dattero sono sostituite da quelle da cocco: montagne verdi e colline, infinite spiagge bianche e dromedari che pascolano sereni nei wadi e sulla splendida spiaggia di Al Mughsayl, a 45 km da Salalah. In città non potete non visitare Al Husn Souq, il mercato nel quale potrete acquistare uno dei famosi turbanti indossati dagli uomini omaniti, profumi arabi inebrianti, creme per il corpo allo zafferano preparate dalle donne di Salalah e soprattutto il franchincenso (Il Profumo degli Dei), la resina ricavata dall’albero Boswellia Sacra il cui profumo vi accompagnerà per tutto il vostro viaggio in questo paese misterioso ed elegante.
Consiglio di visitare Salalah est ed ovest, appena fuori la città, in particolare Taqah, Wadi Darbat, il sito patrimonio dell’UNESCO di Sumhuram e, a ovest, la Tomba del Profeta Giobbe, Mughsayl e la splendida spiaggia bianca e deserta di Al Fazayah.
5. DESERTO QUARTO VUOTO
Il deserto Rub Al Khali fu attraversato per la prima volta nel 1930 da Bertram Thomas e da Wilfred Thesiger nel 1940, come documentato nel suo libro Sabbie Arabe. Il deserto si estende per 650 000 Km2 per tutta la Penisola Arabica ed è il più vasto deserto di sabbia del pianeta. Dopo aver fatto una tappa al Wadi Dawkah per vedere gli alberi del franchincenso e una successiva per esplorare la città perduta di Ubar, vi potete addentrare tra dune impressionanti dalla sabbia che sfuma dal giallo pastello al rosa fino all’arancio acceso. Se avete due o tre giorni a disposizione, consiglio di pernottare in tenda sotto le stelle: privo di inquinamento luminoso, il Quarto Vuoto vi regalerà una stellata da sogno, e il silenzio aiuterà il rilassamento e la pace nel cuore.
Poiché non si può visitare questo deserto in solitaria, dovrete appoggiarvi a un tour operator locale per farvi accompagnare da una guida omanita esperta, con la quale potrete esplorare questa parte del Sultanato in piena tranquillità e sicurezza.
SULTANATO DELL’OMAN
Area: 309.500 Km2
Popolazione: 4.55 milioni (di cui 2.08 milioni di espatriati)
Lingue: Arabo (ufficiale) Inglese
Religione: Islam – ma è un paese liberale e si trovano anche chiese e templi
Industrie: Petrolio, Gas Naturale, Agricoltura e Pesca
Capitale: Muscat
Ora Locale: GMT +4 (3 ore avanti quando in Italia c’è l’ora solare, 2 ore avanti quando c’è l’ora legale)
Valuta: Omani Rial (RO, OR o OMR), che equivale a circa € 2.30 ed è suddiviso in 1000 Baizas
I CINQUE SITI DELL’UNESCO DELL’OMAN:
– Il Forte di Bahla (1987)
– Il sito e le tombe di Bat (1988)
– La Via dell’Incenso (2000)
– I sistemi di irrigazione Aflaj (2006)
– L’antica città di Qalhat (2018)
VISTO PER L’OMAN:
Dal 21 marzo 2018 i viaggiatori italiani devono richiedere il visto per l’Oman prima dell’ingresso nel Paese tramite il sito della Royal Oman Police.
Il visto turistico di 10 giorni ha un costo di 5 Rial, e può essere allungato di altri dieci giorni allo stesso costo.
Il visto di 30 giorni ha un costo di 20 Rial e può essere allungato di altri trenta allo stesso costo.
Se si resta nel Paese oltre il tempo consentito dal visto, si dovrà pagare una multa di 10 Rial per ogni giorno di ritardo.
Se vuoi che ti organizzi un viaggio in Oman visita la pagina Arabian Step Oman
e mandami un’email a info @ arabianstepoman.com
Buon viaggio e ti aspetto a Salalah. Yalla!
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