Sono anni, ormai, che passo come una trottola da una relazione all’altra. Relazioni sempre lunghe, per carità, che il mordi e fuggi non mi è mai piaciuto. Tanto cambio idea continuamente sul dove vivere e cosa fare nella vita, tanto la cambio in amore. Fedele alla mia natura in tutto, dunque, e stabile quanto un trampoliere alle prime armi.
Ma adesso basta: si cambia vita! Stiamo bene da sole? E allora piantiamola di farci del male e restiamo single, che ha tanti di quei vantaggi: eccoli.
1. Non devo sempre essere perfetta: ho voglia di depilarmi? Mi depilo. Ho voglia di lasciarmi la foresta nera? La lascio: tanto più che in Cambogia, mi raccontavano che la donna con i peli sulle gambe fosse pure fashion. Questo nel 2010, ora non so, ma comunque non sono più in Cambogia, no?
2. Non devo rendere conto a nessuno di quello che voglio fare, nè di ciò che faccio: quando mi gira e sono stanca, faccio un biglietto, prendo la valigia e me ne vado altrove. E senza dare alcuna spiegazione se non al gatto.
3. Posso flirtare con chi voglio, e senza sensi di colpa. E con tutte le fantasie sessuali che mi pare, tanto quando mai facciamo l’amore con lo stesso uomo per anni, pensando sempre e solo a lui?
4. Non so voi, ma io con gli uomini ho una sfortuna cronica: li trovo sempre che russano. Che sia italiano o africano, ho sempre avuto nel letto trattori più che amori. Evviva, quindi, il dormire da sola: mi sveglio finalmente fresca come una rosa, e non passo la notte a dormire-scalciare-dormire-imprecare. Se non si dorme serene, si vive male. Punto.
5. Le energie che spendo, le spendo per me e per chi mi vuole bene, ma senza che mi vengano succhiate come un’idrovora. Ho notato, infatti, che quando sono in una relazione spendo il 70% delle mie energie mentali per stare dietro al partner. E il restante 30% lo uso per riprendere le forze. E’ giunta l’ora di riprendermi il 70% giornaliero di energie spese per gli uomini, dagli anni ottanta a oggi.
6. Passo più tempo con le mie amiche: un tempo sano, fatto di risate, confidenze e affetto incondizionato, senza però avere sempre il pensiero fisso a lui o al cellulare.
7. Non devo più controllare quest’ultimo ogni cinque minuti, per vedere se lui mi ha scritto/messaggiato/whatsappato: lo controllerò quando ne avrò voglia, e intanto mi vivo le situazioni in tranquillità.
8. Leggo di più, e scrivo di più: posso passare più tempo in compagnia dei miei libri, la sera, la mattina o quando mi garba.
9. Godo del mio rito mattutino senza essere disturbata: tè fumante, pane e riviste.
10. Se mi sveglio con quell’orrendo brufolo sul mento, non mi dispero: non tento di farlo fuori con foga e ardore (peggiorando la situazione), ma me lo tengo e ci convivo finchè non se ne va via da solo.
11. Posso indossare il mio prontuario di biancheria intima e abiti da casa da Barbie imbruttita, ovvero reggiseni spaiati, mutande di cotone e panta-jazz slabbrati: per me, non c’è niente di più rilassante che girare per casa in questo stato, senza essere guardata come si osserva un vegetale deforme. Che tanto, quando indossavo un perizoma, passavo la serata pensando a quando sarei tornata a casa e l’avrei gettato alle ortiche. Insieme al ganzo di turno.
12. Tutto questo sarebbe bellissimo, se solo fossi capace di restare single per più di quindici giorni di fila.
Proposito per San Valentino 2015: arrivarci più sana di mente.
13 Comments
Ma i tuoi ex sono uomini o BAMBINI?!? Ussignor!!! 😛
Direi che sono degli immaturi di varie età ed estrazione sociale 😉
ah ah ah! troppo ridere! 🙂
eh eh 😉
Troppo spassoso questo post…lo vado a condividere sulla mia pagina FB. Bè non si può di certo dire che non ti stia godendo la vita! …poi ci dovrai scrivere qualcosa riguardo le performance degli uomini stranieri…chiaramente va benissimo sempre in chiave ironica!
Le performance degli uomini stranieri? Stavo pensando di aprire un blog dedicato – giuro! 😀
<ummm, vedi come si alzano gli ascolti!
…veramente anche io mi sto godendo la mia “libertà”!! Non si sta male da soli, e si impara a conoscerci meglio!!
Poi però, allo stesso tempo, a volte mi piacerebbe avere qualcuno con cui condividere alcuni lati della vita…mah!!
Non è facile capire cosa si vuole veramente, vero?!
Verissimo! Anch’io sono altalenante, oscillo tra il bisogno di libertà e il bisogno di amore. Difficult choice 🙂
Per San Valentino 2015 ho lo stesso proposito: arrivarci più sana di mente! Ma dubito di potercela fare!!!Comunque è davvero difficile capire quello che si vuole..ma capire cosa NON si vuole è già un passo avanti!
Verissimo: io solo da un paio d’anni ho capito cosa non voglio. Ed è davvero già un gran passo avanti. 🙂
Con lo studio dell’astrologia e della mia mappa natale, ho capito che nonostante volessi avere un uomo accanto, l’amore, ecc…volevo anche stare sola e fare quello che mi pareva senza che qualcuno me lo vietasse…che dovevo raggiungere la mia autonomia, emotiva, finanziaria e psicologica..faceva parte del mio percorso. Così ho capito perché erano andate male le relazioni fino a quel momento. L’ho capito attraverso la relazione con un uomo che manifestava molta indipendenza e senza il bisogno di vivere insieme. Inizialmente ci sono stata male, ma poi ho capito che avevo delle aspettative, che l’amore non è fatto di aspettative, ecc… Quello che voglio dire è che quando ci si conosce, si comprende meglio il proprio comportamento e quello che abbiamo intorno. Io la mia sete di avventura, l’ho messa nell’astrologia, nel conoscere, nell’espandere la mente e la coscienza…e così posso continuare a vivere tranquillamente anche a casa coi miei figli, vicino al partner…soddisfando anche un’altra parte di me che ha bisogno di punti fermi e di stabilità… Può essere che a voi ci voglia un uomo che abbia voglia di sognare e di spostarsi con voi, di vivere un’avventura tutti i giorni..e che lui sia con voi, con l’amore e la fedeltà. Elisabeth, figurati se non lo trovi!
Il problema non è che non lo trovo: è che sono una campionessa nel ficcarmi in storie impossibili, assurde, senza capo nè coda. Sono un’avventuriera, e continuo a sognare storie impossibili. Poi mi auto-distruggo, cado e mi rialzo di nuovo col sorriso. E solo per continuare a cercare l’impossibile (e ripetere gli stessi errori). Ma almeno ne sono consapevole 😉