L’ho conosciuta via Skype qualche sera fa, quando da lei era mezzogiorno e io era tutto il giorno che riflettevo sulle mie scelte di vita e sentivo che, nonostante fossi sulla strada giusta, mi mancava qualcosa. L’ho sentita perché voleva parlarmi di tutt’altro, e senza sapere cosa stesse facendo. E’ proprio vero che gli incontri giusti arrivano sempre quando ne hai bisogno.
Ciao sono Giuliana, ho 46 anni e mi trovo in Perù, in una baraccopoli alla periferia di Lima. Sono malata di viaggi e, combattuta tra la vita che facevo in Italia e ciò che desidero davvero, alla fine ho fatto il salto e sono partita. In Italia ero spesso depressa, come morta, spenta, mi guardavo allo specchio e dicevo:
“Nun me posso guardà!”.
Quand’è così bisogna affidarsi alla Provvidenza, perché le paure che ci sono prima non corrispondono mai a quello che troverai dopo aver fatto quel salto.
Il primo salto grosso lo feci andando a Istanbul.
Insegnavo italiano in una scuola privata, vivevo da sola nella parte asiatica, è stato fantastico perché potevo fare ciò che in Italia non riuscivo. E ci sono arrivata grazie a una serie di coincidenze.
Hai mai pensato che quelle che ti sembrano apparentemente coincidenze o eventi casuali, possono essere invece indizi, segnali che l’universo ti invia per indicarti qual è la strada più giusta per te? Quando ho iniziato a seguire queste tracce che, ti garantisco, sono presenti nella vita quotidiana di ognuno di noi, le mie giornate hanno iniziato ad assumere quasi l’aspetto di una caccia al tesoro.
Io sono laureata in lingue e per poter insegnare l’italiano agli stranieri ho preso la certificazione DITALS. A me piace molto insegnare la mia lingua e la mia cultura, più che insegnare inglese, perché sento che posso dare di più.
Quando nel 2016 in Turchia ci fu un fallito colpo di stato contro il presidente Erdogan, io ero in vacanza a Lisbona e lo vidi in televisione: fu davvero un shock. Così decisi di tornare in Italia.
Avevo però già pensato di andare via. Io ho amato Istanbul, e quella città mi accompagna. I luoghi hanno un’anima, e quell’anima ci entra dentro e resterà sempre con noi. Desideravo però andare via già da tempo perché io ho bisogno di muovermi.
Dopo due anni a Istanbul, era ora di ripartire.
Io vengo da una cittadina del sud Italia, dove c’è poco, è una città per me soffocante per la mentalità delle persone. Tu ti crei la tua piccola oasi, la famiglia, qualche amica, ma manca la vita al di fuori di questa oasi.
Nell’ultimo anno ho insegnato nei progetti per i migranti.
Il mio sogno però è di vivere viaggiando.
E io credo che i sogni vadano inseguiti, per non andare contro la propria natura e vivere infelici. Non di una infelicità tangibile, ma che di fondo ci fa sentire incompleti.
In un mondo di sistemi e di ideologie crollati, falliti o semplicemente finiti, l’unica cosa che ci rimane è essere noi stessi, finalmente.
Lasciamo perdere chi ci vuole sempre coerenti e tutti d’un pezzo.
La pace che cerchiamo la troveremo solo accettando le nostre contraddizioni e smettendo di lottare con noi stessi.
Io dentro sento un grande bisogno di libertà, ma c’è una parte di me che mi dice “Ma no, ma dove vuoi andare…” ed escono tutte le paure e il timore di non potercela fare.
Qualche anno fa a Roma avevo conosciuto una suora francescana peruviana che era in Italia per curarsi un tumore. Ci perdemmo di vista, finché quando in quei giorni ero a Potenza ritrovai il suo indirizzo email e le scrissi per sapere come stava.
Mi rispose che era guarita ed era felicissima perché tornata in Perù dove aveva aperto una scuola in un sobborgo di Lima, Huaycan, di fatto una baraccopoli.
Sognavo da tempo di fare un’esperienza di volontariato.
Non volevo però partire con quelle associazioni che chiedono soldi per farla, in quanto spesso le motivazioni che le muovono sono altre. E neanche fare un’esperienza che portasse loro più danni che benefici.
Mi chiedevo spesso se sarei quindi mai riuscita a fare questa esperienza di volontariato internazionale, non volendo piegarmi alla logica di organizzazioni non governative di cui non sapevo nulla.
Quando iniziò questa corrispondenza con la mia amica suora a Lima era Natale, e lei mi disse “Vieni da me! Io non ti posso pagare, ma da te non voglio nulla, porta solo te stessa e ciò che più donare.”
Sfidai me stessa perché il viaggio più lungo che avevo fatto era solo quello per New York. Ma era stato per una vacanza.
Ma io non volevo più vivere una vacanza: io volevo vivere i posti, sentirli, farli miei, entrare nella loro anima. I toccata e fuga non facevano più per me.
E così ora mi trovo qui, in una casa-scuola a Huaycan, ad aiutare e insegnare italiano, una piccola realtà all’interno di una baraccopoli enorme, con questa suora umile molto in gamba che vive senza fronzoli e in semplicità donandosi agli altri ogni giorno.
Oltre alla mia amica suora, ci siamo io e un ragazza con due figlie, che è stata adottata dalla comunità religiosa. Non esco mai da sola perché la zona può essere pericolosa, è una baraccopoli con tutti i pericoli connessi alla povertà estrema. Però io sto bene, sono tranquilla.
Questo è ciò che vedo dalla mia finestra:
Io mi sono stancata dello stile di vita occidentale, della nostra comodità. Certo, avere un passaporto italiano è avere la libertà di andare dove vogliamo. Ma siamo anche molto stanchi di riempirci la vita di cose inutili, con uno stile di vita frenetico non in linea con l’essere umano, che ti porta ad avere ansia e stress.
Qui in Perù mi sento viva, mi sento di essere nel posto giusto al momento giusto.
Ovviamente queste esperienze vanno preparate in anticipo, e non sono per tutti. Io ho potuto risparmiare dei soldi, mettere da parte per poi poter dare gratuitamente agli altri. In questo sono stata fortunata. Io mi sono pagata il biglietto aereo, e qui non pago né vitto né alloggio. E’ la prima volta che questa missione ospita una volontaria ed è ciò che desideravo dal cuore.
Più dai col cuore – senza aspettative economiche – e più ricevi.
Una grande lezione che ho imparato negli ultimi anni: i soldi non fanno la felicità semplicemente perché, per attrarli, prima devi essere felice. Funziona come per qualsiasi altra cosa (la relazione giusta, gli amici migliori, il lavoro più adatto a noi): come mai possiamo attirarli se non abbiamo costruito prima dentro di noi una coda solida e ospitale in cui accoglierli?
Nel corso degli anni molte delle risposte di cui avevo bisogno le ho trovate nel silenzio. E sono sempre più convinta che parlare troppo faccia perdere tempo ed energia che invece possono servirci a realizzare i nostri sogni.
Quando sono in Italia, quando mi fermo, questa spinta a fare del bene si atrofizza.
Quando riparto la rimetto in moto, nel movimento la rimetto in moto, mi sento viva, piena di energie.
Il salto più grosso l’ho fatto: quello di seguire me stessa e il mio cuore. Il mio consiglio è di seguire i segni che la vita ci manda. Come scrisse Giuditta Dembech,
“Non esiste il caso nè la coincidenza: noi camminiamo ogni giorno verso luoghi e persone che ci aspettavano da sempre.”
8 Comments
La storia di Giuliana è veramente piena di ispirazione e sono stata davvero felice per lei quando ho letto che ha trovato il suo posto nella missione in Perù
Anche a me ha dato nuova energia ascoltandola raccontarmi di sè, davvero in gamba!
Grande Giuliana!!! Cambiare vita non e’ mai facile, ma quante soddisfazioni quando riesci a trovare quello che stavi cercando!!
…Eli, torno in Italia per una settimana…tante volte capitassi a Firenze nei prossimi giorni!!
Sarebbe bellissimo poterti conoscere di persona! Firenze non è proprio nei miei piani, in questi giorni devo stare a Torino! Quando vieni in Italia esattamente?
…sono in aeroporto!! 😁 Aspetto l’aereo (che chissá perché sono perennemente in ritardo!).
…sará una visita veloce, solo 1 settimana!
Prima o poi riusciremo a incontrarci! 😉
Oh no che peccato, ci vedremo sicuramente da qualche parte prima o poi! 😀
Meraviglioso quello che ha scritto e l’energia che trasmette !! 🙂
Sì, è davvero in gamba! Questa è la trascrizione della chiacchierata telefonica che ho avuto con lei, Giuliana ha una energia speciale che arrivava pure attraverso Skype 😀